I Monti pisani sono un sistema montuoso di modeste dimensioni, situato nella parte centro-nord della Toscana, che separa Pisa e Lucca. In realtà i monti sono tutti di altezza inferiore ai 1000m, ed alcuni poco più che colline. Il monte più alto è il Monte Serra (917m), che ospita sulla sommità dei ripetitori televisivi. Si estendono principalmente da nord-est verso sud-ovest, in forma ovale.
Gli storici ritengono che il gruppo sia una delle formazioni montuose d'Italia più antiche d'Italia. Uno fra i pochi "atolli" nel periodo pliocenico, quando l'Italia centrale era coperta, per la maggior parte da acqua. La sua formazione sarebbe avvenuta nell'era perno carbonifera, con una prima fase di sollevamento seguita da una seconda fase di sprofondamento, da cui si deduce il perché di alcune pendici ripide e strapiombanti sulla pianura. Esiste una roccia, detta Verrucana che ha preso il nome dal monte Verruca che si trova nei M. Pisani (in cima al quale sorge il rudere di un antico castello) e che li caratterizza per la sua presenza.Sembra che la zona fosse abitata, sopratutto a sud, nella zona Calcesana, ancora prima degli etruschi, da apuani o liguri dal momento che la valle era provvista di tutto quello che di meglio la natura potesse offrire : riparo, acqua, selvaggina, boschi. Più tardi, dopo gli etruschi vennero i romani, che come i precedenti utilizzarono la pietra calcarea dei Monti Pisani per farne calcina, e essendo nelle vicinanze dell'Arno e anche del mare a quell'epoca, per commerciarla nel mediterraneo, come sappiamo dai ritrovamenti delle navi Romane sotto la stazione treni di S. Rossore. Agli albori del culto cristiano, la zona venne individuata come luogo ideale per il ritiro e la preghiera. Questo diede il via alla costruzione di diverse chiese, oratori, pievi, permettendo lo sviluppo del paese principale: Calci. Non molto più tardi quest'ultimo passa sotto l'influenza della vicina e potente città di Pisa, seguendone le stesse sorti. Nel 1503 la caduta della Verruca in mano dei fiorentini, fu per Pisa il colpo di grazia, ed inizio dell'assoggettamento ai Medici. Al termine di questi screzi per la vallata Calcesana venne un periodo di tranquillità e di prosperità con i suoi 100 mulini, fra opifici e frantoi.
Il territorio dei Monti pisani comprende i comuni di Buti, Calci, San Giuliano Terme, Vecchiano, Vicopisano. In questo territorio sono presenti numerosi borghi medioevali e resti di fortificazioni. Luoghi suggestivi sono il borgo di Vicopisano, la Rocca della Verruca, la Certosa di Pisa nota anche come Certosa di Calci, l'abbazia di S. Maria di Mirteto ad Asciano, i Condotti Medicei da Asciano a Pisa e il paese di Ripafratta, situato all'estremità nord-ovest della piccola catena, che segna il confine tra piana di Lucca e piana di Pisa, nonché il varco oltre il quale inizia la catena delle Alpi Apuane.
Monti Pisani occupano un territorio di forma vagamente ovale allungata, estendendosi da S/E a N/O, per una lunghezza di 20 Km, con una larghezza di 10 Km.Nel gruppo distinguiamo per altezza : M. Faeta 831 m., Spuntone di S. Allago 870 m., M. Serra 917 m., M. Pruno 876 m., ed il M. Verruca 537 m., che si ergono a ventaglio, formando una vallata rivolta a sud, detta "Valgraziosa". Nel gruppo esistono anche vari tipi di habitat dati dalla diversa esposizione al sole durante la giornata, dalla parte Lucchese a N/E, troviamo un sottobosco ed un microclima più umido, invece dalla parte Pisana a S/O, influenzata anche dalla vicinanza del mare abbiamo un ambiente più assolato e secco. Nelle zone di bassa quota di tutta la catena montuosa si trovano diffusi i vigneti, poi si passa ai terrazzamenti di olivi, e nelle quote più alte si trovano estesi : castagneti, cedui di faggio e di quercia, alternati ad estese pinete. Nonostante negli ultimi decenni sia aumentato il numero dei violenti e devastanti incendi che piagano la natura, dei quali, ancora ne vediamo i segni, il gruppo conserva ancora immutato il suo grande valore ambientale. E' presente una piccola zona di pino Larico, della quale non è stata ancora capita l'origine. Forse sono dei piccoli frammenti di epoche lontane, in cui la specie era più diffusa.
Un prodotto tipico della zona è l'olio, come è possibile intuire dai numerosi ulivi coltivati lungo i pendii delle colline. I Monti Pisani sono stati sfruttati per l'estrazione di pietra sin da tempi antichi (una buona parte delle pietre usate per il Duomo di Pisa è stata estratta a S. Giuliano Terme), ma molto più intensamente in tempi moderni; le cave hanno modificato l'aspetto dei monti per chi li osserva da sud. Tipiche dei Monti Pisani sono inoltre le castagne, spece provenienti dai secolari castagneti di Molina di Quosa, alquanto atipici perché sviluppati a quote pressoché pianeggianti. Fino ad ottobre i monti sono ricchi anche di funghi di varie specie. Particolarmente apprezzato è il porcino dei Monti Pisani.