Monte Serra - Guida Turistica

CERCA ALBERGHI
Alberghi Monte Serra
Check-in
Check-out
Altra destinazione


.: MONTE SERRA
 Il Monte Serra (m.917) è la vetta più alta della piccola catena montuosa dei Monti Pisani che si estendono per una ventina di km a nordest di Pisa. Il Monte è anche la vetta più elevata della Provincia di Pisa. La rilevanza paesaggistica del Monte è di primo livello. Nelle giornate limpide, salendo da Calci, si riesce ad ammirare tutto il litorale toscano centrosettentrionale,ed alcune isole, fino alla Corsica. La vegetazione del Monte Serra è tipicamente mediterranea nella fascia meno elevata (fino a 400 mt di altezza sono presenti uliveti e macchia mediterranea), per lasciare spazio a fitte foreste di castagno nelle zone più alte. Oltre il passo della Ceragiola, percorribile in auto per giungere da Calci a Lucca, praticamente sullo spartiacque, è assolutamente da visitare la riserva di S.Allago, una conca naturale in cui è ben tenuto un prato molto esteso, tra castagni secolari ed abeti, in una ambientazione perfettamente montanara.
 La sua formazione sarebbe avvenuta in epoca perno – carbonifera, con una prima fase di sollevamento seguita da un’altra di sprofondamento.
 Tali fenomeni spiegherebbero anche il perché di alcuni pendici rapide e strapiombanti sulla piana. La catena montuosa estendendosi da NO a SE per una lunghezza di 20 km ed una larghezza di 10, crea come un ventaglio dal cui bordo emergono: Monte Faeta (831 m.), Spuntone di S. Allago (870 m.), Monte Serra (917 m.), Monte Pruno (876 m.) ed il caratteristico Monte Verruca (537 m.), il quale ultimo ha dato il nome ad un tipo di roccia, detta verrucana, che caratterizza il complesso dei Monti Pisani. Nel versante sud, circondata da folti boschi e solcata da torrenti, si ha l’ampia Val Calcesana detta anche Val Graziosa. Sembra che questi monti siano stati abitati, ancora prima degli etruschi, da apuani e liguri dal momento che erano provvisti di tutto ciò che di meglio la natura potesse offrire: acqua, boschi, clima temperato.
 Agli etruschi si sostituirono i romani che, come i predecessori, utilizzavano la pietra calcarea dei Monti Pisani per farne calcina che, giungendo al mare via Arno, veniva poi inviata in tutte le parti del Mediterraneo. Agli albori del cristianesimo la zona venne individuata come luogo ideale per il ritiro e la preghiera: ciò diede il via alla costruzione in loco di numerose chiese, oratori, pievi fino alla grande Certosa di Calci. Il borgo principale, Calci, passò sotto l’influenza della vicina e potente Pisa, seguendone le sorti: nel 1503 la caduta della Verruca in mano ai fiorentini rappresentò per Pisa il colpo di grazia, preludio del definitivo assoggettamento ai Medici. Per l’area intorno a Calci ebbe inizio un periodo di tranquillità che le permise di diventarle la Val Graziosa, dove erano in funzione cento fra opifici e frantoi.
 Massiccio montuoso e assolutamente atipico rispetto al contesto regionale, si erge nella estrema Toscana occidentale, al centro di una vasta pianura alluvionale, formata in epoca relativamente recente dalle acque dei fiumi Arno e Serchio. Descritto da Dante nella Divina Commedia come il monte per il quale i pisani non possono vedere Lucca, nei suoi venticinque chilometri di lunghezza e nei suoi dieci-dodici di larghezza sorge repentino da una pianura mediamente attestata sui quattro metri sul livello del mare e raggiunge i 920 metri di altezza nella sua cima piu alta (Cima alla Taneta) , oggi conosciuta come Monte Serra. Colonizzato sin dal medio-evo anche nelle pendici piu aspre, ha accolto comunita che delle citta piu vicine, Lucca e Pisa, hanno assorbito mentalità cultura e culto del bello, testimoniato dalla numerosissime opere d'arte (chiese, monasteri, ville e fattorie) che pullulano le numerose convalli interne e tutto l'anello pedemontano, che si sviluppa su una lunghezza di circa sessanta chilometri. La vera opera d'arte comunque il paesaggio, miscela sapiente di architettura rurale ricca e povera, industriale e preindustriale, pendici governate a terrazzamenti per accogliere centinaia di migliaia di piante di olivo, e vegetazione spontanea, che incontrastata dominante di parte delle sommità e delle fasce intermedie, nelle incisioni vallive si spinge verso il basso a mescolarsi con gli oliveti e le case, fino a raggiungere la pianura. Descritto come l'isola in mezzo alla pianura, o l'isola che non ce, accoglie i più bei borghi del territorio pisano e lucchese, scelti dalla ricca borghesia cittadina e dalla nobiltà come luogo prediletto di villeggiatura. Dalle sue sommità facilmente raggiungibili per strade carrabili, piste ciclabili e sentieri da trekking, si godono panorami indicibili, sulla Toscana interna, sullà Appennino, sulle Alpi Apuane, sul mar Ligure fino a Portofino ed oltre, sul mar Tirreno, su tutto l'Arcipelago Toscano, fino alla Corsica. Dalle pendici più prossime Pisa dista 7 chilometri, Lucca solo 4. Le province interessate sono due (Pisa e Lucca). Il suo territorio è diviso fra i Comuni di (da sud ed in senso antiorario): San Giuliano Terme, Calci, Vicopisano e Buti in Provincia di Pisa, Capannori e Lucca nella provincia lucchese.